LA BOLLA In arrivo i camion della NASA con i materiali per il nuovo teatro
L’inizio dei lavori
Mobilitata la città, traffico impazzito.
BOLLATE - I primi camion con l’inconfondibile logo della Nasa hanno cominciato a circolare alle prime luci dell’alba. Qualche bollatese particolarmente mattiniero li ha poi visti parcheggiati sulla piazza principale, circondati dal cordone di sicurezza creato dagli uomini vestiti con la tuta dell’agenzia aerospaziale americana. È così cominciata l’avventura del Teatro La Bolla, finanziato con i 500mila euro messi a disposizione dal Comune nell’ambito del programma "Bollate partecipa".
Quando sarà completato (non prima di cinque anni, secondo i piani dei promotori), Bollate avrà il proprio simbolo: un’arena polivalente da 10mila posti, in grado dunque di ospitare non solo rappresentazioni teatrali, ma anche concerti rock, balletti classici, convegni , dibattiti infuocati e affollate assemblee di condominio. Opera dell’architetto giapponese Kenzo Tange, che ha vinto il bando di gara sbaragliando una concorrenza assai agguerrita, il teatro sarà sormontato da una gigantesca sfera realizzata con un materiale d’avanguardia: si tratta di un vetro in nano-particelle quantistiche assemblato da operai cinesi (con la mano destra) e vietnamiti (con la sinistra), ma recante la rassicurante dicitura designed by Nasa in Cap Canaveral. Il via alla costruzione della sfera, il cui diametro sarà di 47 metri quadrati e dalla cui sommità si potrà vedere nei giorni di cielo terso anche la catena delle Ande, il Machupicho e il prato spelacchiato di San Siro, è stata appunto dato ieri alla presenza delle massime autorità cittadine sotto una pioggia battente e tra l’intercalare non oxfordiano degli operai, preoccupati di scivolare dalle impalcature durante l’opera di collegamento delle lastre di vetro.
Entro un paio di mesi, dovrebbero partire anche i lavori all’interno del teatro.
Nel foyer, scartato il marmo, troppo cimiteriale, la pavimentazione sarà costituita da granito rosa miscelato a intarsi di bachelite, un materiale recuperato riciclando vecchi apparecchi telefonici degli anni ‘50. Per il palco, è stato scelto un legno eco-compatibile, l’Acer pneumonia purens, la cui peculiarità è quella di non scricchiolare neppure sotto il peso di un tenore bulimico. Ne serviranno due tonnellate circa, finemente lavorate allo scopo di realizzare doghe di lunghezza variabile.
Per tipo di posizionamento, la decisione non è ancora stata presa: scartata la posa a spina di pesce, troppo convenzionale, la scelta potrebbe cadere su una riproduzione della Via Lattea. Il sipario riprenderà materiali, colori e fogge in uso nel teatro veneziano del Settecento, mentre le poltroncine della platea, grazie a un sistema sottostante di pulegge idrauliche, cambieranno posizione nel corso della rappresentazione.
Enormi colonne trasparenti riempite d’acqua gassata (un altro esplicito riferimento alla Bolla) sosteranno l’intera struttura, realizzata su due livelli. Oltre alla platea, vi sarà una galleria dotata di scivoli laterali: i bambini potranno usarli per comprare pop corn, patatine e lecca-lecca al bar di sotto. Gli incontinenti, inoltre, arriveranno prima alla toilette. La Bolla, insomma, sarà il teatro di tutti.
Nella foto in alto: Madrid - Una rappresentanza de L’Orablu insieme all’architetto giapponese Kienzo Tanga durante la presentazione del progetto realizzativo del teatro.
lunedì 13 luglio 2009
I Pannelli de La Bolla: Si avvia un'impresa
Si avvia un'impresa...quinto pannello della mostra del teatro che non c'è
martedì 7 luglio 2009
Gli articoli de La Bolla: Il sì del Comune
Riportiamo in maniera leggibile l'articolo presente nel quarto pannello de La Bolla, così ve lo potete gustare per bene...
TEATRO Giunto l’accordo tra Comune e L’orablu per la costruzione del teatro.
La Bolla, il sì del Comune
Dal 2013 Bollate avrà il suo teatro
BOLLATE Alla fine, stremata dall’assedio portato dagli alunni della Diaz, la giunta comunale ha ceduto. Bollate, finalmente, avrà un teatro. Un teatro vero. Soppianterà le cantine umide e i seminterrati scolastici,dove attori in erba e più maturi filodrammatici si sono per anni cimentati alternando Shakespere a Goldoni, Molière a Ionesco e Pirandello a Ibsen. Si chiamerà La Bolla, nome che richiama l’etimo (dal latino bula, cioè pozza d’acqua, per la presenza di fontanili sul territorio) della città a nord ovest di Milano. Se non ci saranno intoppi, i lavori cominceranno il mese prossimo, per concludersi entro il 2013. La prima pièce in cartellone, secondo le intenzioni manifestate dai promotori dell’iniziativa, dovrebbe essere il Caligola di Albert Camus, con George Clooney nel ruolo dell’imperatore romano.
Il progetto-teatro è nato nel dicembre 2007, per iniziativa dei promotori dell’associazione L’Orablu, dopo che il Comune aveva deciso di mettere disposizione dei cittadini 500 mila euro nell’ambito del programma Bilancio partecipato, uno strumento che attraverso la consultazione popolare permette di destinare fondi per migliorare la qualità di vita dei bollatesi.
Certo, il mezzo milione di euro a disposizione non sarà sufficiente a completare l’opera. Solo la costruzione della grande struttura sferica progettata dall’architetto giapponese Kienzo Tanga e realizzata con lo stesso vetro termoresistente usato dalla Nasa per lo Shuttle, assorbirà per intero il finanziamento comunale. L’agenzia aerospaziale Usa ha comunque già garantito forti dilazioni nei pagamenti. In cambio, Bollate rappresenterà, in data da destinarsi, «2001 Odissea nell’ospizio», dramma sull’abbandono degli anziani. Non mancheranno inoltre i contributi volontari, segno dell’enorme interesse riscosso dall’iniziativa. Anche oltre confine. Dall’America, la città gemellata di Ballville (Michigan) assicura che non farà mancare il proprio contributo economico: l’intero incasso della sagra del Tiro sbilenco al piattello sarà devoluto a favore del teatro. A livello europeo, il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, si è detto disposto a donare alla Bolla le circa tremila poltrone del vecchio auditorium dell’Eurotower. «L’importante - ha però puntualizzato il banchiere francese - è che Bollate non mi chieda anche di tagliare i tassi».
Per poter trasformare il sogno in realtà, sarà tuttavia necessario coinvolgere tutti i bollatesi. I promotori dell’Orablu intendono lanciare una sottoscrizione popolare, l’Opat (Offerta pubblica acquisto teatro): a ogni donazione, corrisponderà l’acquisto di una quota-parte della Bolla, il cosiddetto Bollino Blu. Non saranno ammesse cordate: alla manifestazione d’interesse espressa dai gruppi Ribucci e Maltagirone, disponibili a rilevare il pacchetto di maggioranza, la Fondazione che controllerà il teatro ha opposto «un cortese ma fermo rifiuto. Il teatro dovrà essere di tutti, un luogo di cultura e divertimento sempre aperto, trasparente quanto la Bolla che lo identifica», ha spiegato Carlo. «L’intenzione è quella di raccogliere fondi sufficienti per autofinanziare il progetto, senza ricorrere al sostegno delle banche. Se però Trichet abbassa i tassi...», ha aggiunto Palagonia, presidente de L’Orablu.
Il sostegno popolare non dovrebbe mancare, almeno a giudicare dalla reazione dei bollatesi nei mesi scorsi, quando la proposta di un pool di imprenditori svizzeri tesa a trasformare il Parco Luther King in un campo da golf a 18 buche, venne accolta goliardicamente con il lancio di una grande forma di formaggio groviera dal terrazzo del Comune.
Il progetto-teatro ha dovuto in seguito superare la concorrenza dell’Associazione Bocciofila Forever, battersi contro la proposta di creare una mega-discoteca e vincere la resistenza di un gruppo di cittadini favorevole alla creazione di un parcheggio di otto piani. Il Comune è capitolato una decina di giorni fa, grazie al sit-in organizzato dagli studenti della Diaz.
Per un’intera settimana, l’edificio comunale è stato bombardato da migliaia di bolle di sapone, accompagnate dalla slogan “Vogliamo realizzare un sogno, non vogliamo bolle di sapone”. Durante una riunione notturna, la giunta ha quindi deciso all’unanimità di assegnare i fondi alla costruzione del teatro. L’assegno da 500mila euro è già stato staccato.
L’avventura può iniziare.
(jm)
Nell foto in alto: alcuni rappresentanti del L’Orablu con il neo sindaco di Bollate Raimondo Pasqualone.
TEATRO Giunto l’accordo tra Comune e L’orablu per la costruzione del teatro.
La Bolla, il sì del Comune
Dal 2013 Bollate avrà il suo teatro
BOLLATE Alla fine, stremata dall’assedio portato dagli alunni della Diaz, la giunta comunale ha ceduto. Bollate, finalmente, avrà un teatro. Un teatro vero. Soppianterà le cantine umide e i seminterrati scolastici,dove attori in erba e più maturi filodrammatici si sono per anni cimentati alternando Shakespere a Goldoni, Molière a Ionesco e Pirandello a Ibsen. Si chiamerà La Bolla, nome che richiama l’etimo (dal latino bula, cioè pozza d’acqua, per la presenza di fontanili sul territorio) della città a nord ovest di Milano. Se non ci saranno intoppi, i lavori cominceranno il mese prossimo, per concludersi entro il 2013. La prima pièce in cartellone, secondo le intenzioni manifestate dai promotori dell’iniziativa, dovrebbe essere il Caligola di Albert Camus, con George Clooney nel ruolo dell’imperatore romano.
Il progetto-teatro è nato nel dicembre 2007, per iniziativa dei promotori dell’associazione L’Orablu, dopo che il Comune aveva deciso di mettere disposizione dei cittadini 500 mila euro nell’ambito del programma Bilancio partecipato, uno strumento che attraverso la consultazione popolare permette di destinare fondi per migliorare la qualità di vita dei bollatesi.
Certo, il mezzo milione di euro a disposizione non sarà sufficiente a completare l’opera. Solo la costruzione della grande struttura sferica progettata dall’architetto giapponese Kienzo Tanga e realizzata con lo stesso vetro termoresistente usato dalla Nasa per lo Shuttle, assorbirà per intero il finanziamento comunale. L’agenzia aerospaziale Usa ha comunque già garantito forti dilazioni nei pagamenti. In cambio, Bollate rappresenterà, in data da destinarsi, «2001 Odissea nell’ospizio», dramma sull’abbandono degli anziani. Non mancheranno inoltre i contributi volontari, segno dell’enorme interesse riscosso dall’iniziativa. Anche oltre confine. Dall’America, la città gemellata di Ballville (Michigan) assicura che non farà mancare il proprio contributo economico: l’intero incasso della sagra del Tiro sbilenco al piattello sarà devoluto a favore del teatro. A livello europeo, il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, si è detto disposto a donare alla Bolla le circa tremila poltrone del vecchio auditorium dell’Eurotower. «L’importante - ha però puntualizzato il banchiere francese - è che Bollate non mi chieda anche di tagliare i tassi».
Per poter trasformare il sogno in realtà, sarà tuttavia necessario coinvolgere tutti i bollatesi. I promotori dell’Orablu intendono lanciare una sottoscrizione popolare, l’Opat (Offerta pubblica acquisto teatro): a ogni donazione, corrisponderà l’acquisto di una quota-parte della Bolla, il cosiddetto Bollino Blu. Non saranno ammesse cordate: alla manifestazione d’interesse espressa dai gruppi Ribucci e Maltagirone, disponibili a rilevare il pacchetto di maggioranza, la Fondazione che controllerà il teatro ha opposto «un cortese ma fermo rifiuto. Il teatro dovrà essere di tutti, un luogo di cultura e divertimento sempre aperto, trasparente quanto la Bolla che lo identifica», ha spiegato Carlo. «L’intenzione è quella di raccogliere fondi sufficienti per autofinanziare il progetto, senza ricorrere al sostegno delle banche. Se però Trichet abbassa i tassi...», ha aggiunto Palagonia, presidente de L’Orablu.
Il sostegno popolare non dovrebbe mancare, almeno a giudicare dalla reazione dei bollatesi nei mesi scorsi, quando la proposta di un pool di imprenditori svizzeri tesa a trasformare il Parco Luther King in un campo da golf a 18 buche, venne accolta goliardicamente con il lancio di una grande forma di formaggio groviera dal terrazzo del Comune.
Il progetto-teatro ha dovuto in seguito superare la concorrenza dell’Associazione Bocciofila Forever, battersi contro la proposta di creare una mega-discoteca e vincere la resistenza di un gruppo di cittadini favorevole alla creazione di un parcheggio di otto piani. Il Comune è capitolato una decina di giorni fa, grazie al sit-in organizzato dagli studenti della Diaz.
Per un’intera settimana, l’edificio comunale è stato bombardato da migliaia di bolle di sapone, accompagnate dalla slogan “Vogliamo realizzare un sogno, non vogliamo bolle di sapone”. Durante una riunione notturna, la giunta ha quindi deciso all’unanimità di assegnare i fondi alla costruzione del teatro. L’assegno da 500mila euro è già stato staccato.
L’avventura può iniziare.
(jm)
Nell foto in alto: alcuni rappresentanti del L’Orablu con il neo sindaco di Bollate Raimondo Pasqualone.
I Pannelli de La Bolla: e diventa realtà
L'idea prende forma e diventa realtà...quarto pannello della mostra del teatro che non c'è
martedì 9 giugno 2009
I Pannelli de La Bolla: che prende forma
L'idea prende forma...terzo pannello della mostra del teatro che non c'è...e che ci sarà?
mercoledì 20 maggio 2009
I Pannelli de La Bolla: nasce un'idea
Continua la mostra virtuale della storia del teatro che non c'è. Ecco a voi il secondo pannello de La Bolla.
lunedì 11 maggio 2009
La bolla nel mondo (1)
Stiamo percorrendo a ritroso la storia della provocazione che abbiamo lanciato lo scorso anno ed è giunto il momento di mostrare l'altro gioco che abbiamo proposto durante i giorni della mostra che si è svolta tra il dicembre 2008 e il gennaio 2009: la bolla nel mondo. Oggi la tecnologia permette di fare cose impensabili fino a poco tempo fa e per cui grazie al sito photofunia ci siamo divertiti a immaginare la Bolla che, nella sua evoluzione di mostra sul teatro più importante del mondo, raggiungeva altri paesi, altre ambientazioni...a voi la prima parte del viaggio de la Bolla in una ventina di foto...
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