Abbiamo visto che La Bolla ha iniziato il suo volo all'aperto, in quel di Castellazzo. Terminata l'esperienza abbiamo cercato di tirare le somme: maltempo, nostri piccoli errori organizzativi, poca partecipazione da parte della gente ci hanno fatto ripromettere di trovare una sede giusta per la mostra. Non poteva assolutamente finire lì. Dove portare La Bolla se non nel suo posto ideale? La Biblioteca di Bollate, il famoso Palazzo Seccoborella, fa parte delle elaborazioni fotografiche del nostro ambizioso progetto, per cui siamo partiti chiedendo l'autorizzazione ad esporre la mostra all'ufficio cultura del Comune di Bollate che si è mostrato interessato all'iniziativa e ci ha concesso il patrocinio. Bene. Avevamo delle date, lo spazio al chiuso (!) e la mostra bella che pronta. Mancava l'idea per coinvolgere la popolazione di Bollate, i veri e futuri fruitori del teatro La Bolla...un'idea che doveva essere di facile presa, intuitiva...pacifica...e cosa c'è di più pacifico di un gesto come quello di soffiare per fare delle...bolle di sapone! Trovata l'idea siamo subito partiti armati di macchine fotografiche, liberatorie, acqua saponata e il materiale occorrente per le bolle di sapone e abbiamo girato per Bollate fermando un sacco di gente: studenti, cittadini storici di bollate, rappresentanti del comune, commercianti...insomma in molti si sono prestati al semplice gesto. E a tutti abbiamo promesso loro che sarebbero stati portati nella mostra dedicata a La Bolla.
Ringraziamo ancora una volta tutti coloro che si potranno rivedere anche su questo blog.
Alla prossima puntata... dove parleremo di interviste, pannelli, mostra...
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