martedì 7 luglio 2009

Gli articoli de La Bolla: Il sì del Comune

Riportiamo in maniera leggibile l'articolo presente nel quarto pannello de La Bolla, così ve lo potete gustare per bene...

TEATRO Giunto l’accordo tra Comune e L’orablu per la costruzione del teatro.
La Bolla, il sì del Comune
Dal 2013 Bollate avrà il suo teatro
BOLLATE Alla fine, stremata dall’assedio portato dagli alunni della Diaz, la giunta comunale ha ceduto. Bollate, finalmente, avrà un teatro. Un teatro vero. Soppianterà le cantine umide e i seminterrati scolastici,dove attori in erba e più maturi filodrammatici si sono per anni cimentati alternando Shakespere a Goldoni, Molière a Ionesco e Pirandello a Ibsen. Si chiamerà La Bolla, nome che richiama l’etimo (dal latino bula, cioè pozza d’acqua, per la presenza di fontanili sul territorio) della città a nord ovest di Milano. Se non ci saranno intoppi, i lavori cominceranno il mese prossimo, per concludersi entro il 2013. La prima pièce in cartellone, secondo le intenzioni manifestate dai promotori dell’iniziativa, dovrebbe essere il Caligola di Albert Camus, con George Clooney nel ruolo dell’imperatore romano.
Il progetto-teatro è nato nel dicembre 2007, per iniziativa dei promotori dell’associazione L’Orablu, dopo che il Comune aveva deciso di mettere disposizione dei cittadini 500 mila euro nell’ambito del programma Bilancio partecipato, uno strumento che attraverso la consultazione popolare permette di destinare fondi per migliorare la qualità di vita dei bollatesi.
Certo, il mezzo milione di euro a disposizione non sarà sufficiente a completare l’opera. Solo la costruzione della grande struttura sferica progettata dall’architetto giapponese Kienzo Tanga e realizzata con lo stesso vetro termoresistente usato dalla Nasa per lo Shuttle, assorbirà per intero il finanziamento comunale. L’agenzia aerospaziale Usa ha comunque già garantito forti dilazioni nei pagamenti. In cambio, Bollate rappresenterà, in data da destinarsi, «2001 Odissea nell’ospizio», dramma sull’abbandono degli anziani. Non mancheranno inoltre i contributi volontari, segno dell’enorme interesse riscosso dall’iniziativa. Anche oltre confine. Dall’America, la città gemellata di Ballville (Michigan) assicura che non farà mancare il proprio contributo economico: l’intero incasso della sagra del Tiro sbilenco al piattello sarà devoluto a favore del teatro. A livello europeo, il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, si è detto disposto a donare alla Bolla le circa tremila poltrone del vecchio auditorium dell’Eurotower. «L’importante - ha però puntualizzato il banchiere francese - è che Bollate non mi chieda anche di tagliare i tassi».
Per poter trasformare il sogno in realtà, sarà tuttavia necessario coinvolgere tutti i bollatesi. I promotori dell’Orablu intendono lanciare una sottoscrizione popolare, l’Opat (Offerta pubblica acquisto teatro): a ogni donazione, corrisponderà l’acquisto di una quota-parte della Bolla, il cosiddetto Bollino Blu. Non saranno ammesse cordate: alla manifestazione d’interesse espressa dai gruppi Ribucci e Maltagirone, disponibili a rilevare il pacchetto di maggioranza, la Fondazione che controllerà il teatro ha opposto «un cortese ma fermo rifiuto. Il teatro dovrà essere di tutti, un luogo di cultura e divertimento sempre aperto, trasparente quanto la Bolla che lo identifica», ha spiegato Carlo. «L’intenzione è quella di raccogliere fondi sufficienti per autofinanziare il progetto, senza ricorrere al sostegno delle banche. Se però Trichet abbassa i tassi...», ha aggiunto Palagonia, presidente de L’Orablu.
Il sostegno popolare non dovrebbe mancare, almeno a giudicare dalla reazione dei bollatesi nei mesi scorsi, quando la proposta di un pool di imprenditori svizzeri tesa a trasformare il Parco Luther King in un campo da golf a 18 buche, venne accolta goliardicamente con il lancio di una grande forma di formaggio groviera dal terrazzo del Comune.
Il progetto-teatro ha dovuto in seguito superare la concorrenza dell’Associazione Bocciofila Forever, battersi contro la proposta di creare una mega-discoteca e vincere la resistenza di un gruppo di cittadini favorevole alla creazione di un parcheggio di otto piani. Il Comune è capitolato una decina di giorni fa, grazie al sit-in organizzato dagli studenti della Diaz.
Per un’intera settimana, l’edificio comunale è stato bombardato da migliaia di bolle di sapone, accompagnate dalla slogan “Vogliamo realizzare un sogno, non vogliamo bolle di sapone”. Durante una riunione notturna, la giunta ha quindi deciso all’unanimità di assegnare i fondi alla costruzione del teatro. L’assegno da 500mila euro è già stato staccato.
L’avventura può iniziare.
(jm)
Nell foto in alto: alcuni rappresentanti del L’Orablu con il neo sindaco di Bollate Raimondo Pasqualone.

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